MIR I RADOST

Se avessi l’occasione di andare in Bosnia, anche dopo parecchi anni che la guerra è conclusa, ti accorgeresti comunque del suo passaggio… e non è come vederla in televisione. La guerra la vedi ovunque, basta allontanarsi dalle vie che circondano il ponte di Mostar, velocemente ricostruito, e brulicante di turisti; è tutt’ora tangibile nei portoni “ricamati” dalle pallottole, nei muri scalfiti e anneriti dalle esplosioni, in molti palazzi ancora abbattuti e non ancora ricostruiti. La guerra la vedi soprattutto in ogni angolo, un tempo verde cittadino, ed oggi diventato cimitero. Se leggessi le date, sulle steli, ti accorgeresti che tutti erano poco più che ragazzi: è sparita una generazione. Se mai potessi vedere tutto ciò dal vivo ti accorgeresti di avere un motivo in più per aiutare questa popolazione: dare anche a loro la possibilità di una rinascita è un nostro dovere.

I progetti che stiamo seguendo in loco sono i seguenti:

  • Sostegno alla parrocchia di San Tommaso Apostolo di Don Kresimir Puljic
  • Sostegno alle suore di S, Vincenzo de Paoli a Mostar e Ljubuski
  • Sostegno all’Associazione BIOS di Mostar e gemellaggio con il Gruppo giovani AMMP