I poveri del Libano, notiziario dall’Associazione “Oui pour la vie”
Riportiamo un notiziario pubblicato dall’Associazione di volontariato “Oui pour la Vie” con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza.
“Dopo quasi due anni di vuoto politico, il Libano è riuscito ad eleggere un Presidente e proporre un Capo del Governo. 14 mesi di guerra hanno però distrutto case e infrastrutture civili critiche e interrotto servizi essenziali. All’8 gennaio 2025 circa 870 mila persone sfollate in Libano sono tornate nelle loro aree di origine. Al momento sono oltre 115 mila le persone che rimangono sfollate all’interno del Paese. Tra queste c’è chi è stato più fortunato ed è potuto rientrare subito a casa, chi la casa la deve ricostruire.
Il conflitto ha provocato oltre 4mila morti e 16mila feriti. Sono stati rasi al suolo centinaia di edifici, terreni agricoli e attività produttive. Migliaia di persone hanno perso il lavoro e, secondo la Banca Mondiale, la guerra ha causato 8,5 miliardi di dollari di danni.
La crisi del Libano è stata e continua ad essere pesante. Negli ultimi cinque anni i prezzi al consumo si sono moltiplicati di 60 volte, mentre il Pil è crollato dei due terzi. Il Paese è in default dal marzo del 2020. La moneta nazionale ha perso il 98,3% in 5 anni.
Oltre alla distruzione fisica, l’impatto psicologico della guerra rimane profondo. Molte persone – soprattutto bambini – soffrono di traumi che possono persistere per anni. I poveri, privi di assicurazione, hanno scarso accesso alle cure. Le spese sanitarie sono insostenibili. Gli ammalati non arrivano a pagarsi le operazioni chirurgiche.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio per i test sanitari e il riferimento per AIDS, droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola. Tutto sempre per bisognosi di ogni appartenenza e provenienza.
Si chiedono sempre aiuti e pubblicità.
Oui pour la Vie ha affittato un appartamento per 3 famiglie (14 persone) di profughi provenienti dal sud dove le loro case sono completamente distrutte
Le 3 donne di queste famiglie vengono la sera alla nostra cucina per preparare per gli altri rifugiati che non hanno i mezzi per mangiare bene dopo una settimana. 7 donne di Damour sono venute ad aiutarle. I pasti sono aumentati da 12 famiglie a 32 famiglie oltre a quelle che già assistevamo.
La sera, la nostra cucina di Oui pour la Vie si illumina con la luce del rispetto, per il contatto tra le donne musulmane rifugiate e le donne cristiane, e la luce dell’amore, perché i nostri volontari e gli amici hanno anche donato di cuore delle proprie risorse per aiutare, senza guardare alla religione degli assistiti.
La nostra missione è particolarmente impegnata nell’assistenza ai bambini con la distribuzione di latte e medicine. Una mamma, commossa, ci ha confidato: “Mia figlia sta tornando a sorridere!”.
Damour è l’ultimo paese interamente cristiano a Sud di Beirut. Siamo a pochi chilometri dalla Grotta di Maghdouche dove secondo la tradizione, la Madonna si incontra con Gesù mentre lui predicava a Tiro e Sidone. Anche se è sempre alto il rischio di emigrazione all’estero, noi vogliamo sempre restare per dire a tutti che è possibile vivere la Pace con tutti, anche tra tutti i popoli che si sono fatti guerra. (Volontario di Oui pour la Vie).
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.com
Per inviare offerte, bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI).
IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto).
Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com
Grazie.”
Padre Damiano Puccini
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