KANIMAMBO
I volontari della sede di Campogalliano “Kanimambo” hanno in cuore progetti umanitari ispirati alle parole del Beato Giovanni Paolo II:
…Donare crea futuro …Donare crea giustizia
Con iniziative varie si propongono di raccogliere aiuti concreti per intervenire nelle realtà più bisognose del Mozambico e contribuire al miglioramento delle condizioni di vita in cui buona parte della popolazione deve vivere.
PROGETTI in corso: La sede di Campogalliano (MO) ha a cuore il desiderio di soccorrere il mondo infantile dell’Africa, soggetto a frequente mortalità a causa delle condizioni di estrema povertà, malnutrizione, malattie. Per questo collabora con con il personale missionario e con il clero diocesano in Mozambico dove in centri appositi sono accolti bambini orfani, abbandonati, fanciulli di strada esposti a crescere senza istruzione e divenire preda facile di soprusi d’ogni genere.
Attraverso libere donazioni, la sede di Campogalliano, aiuta:
- L’Infantario di Mepanhira (Cuamba – Niassa) che accoglie gli orfani della zona nel sud del Niassa sempre numerosi per la scarsità di assistenza sanitaria sopratutto per le primipare che per tradizione si sposano all’età di 14-15 anni. A questo si aggiungono gli orfani di genitori deceduti per HIV e TBC.
- La “Casa Nazarè” di Nampula, gestita dalle monache del MONASTERO MATER DEI di Nampula aiutate da alcuni laici che accolgono ragazzi di strada e orfani per contrastare il fenomeno dei rapimenti di fanciulli che si verificano frequentemente nelle zone rurali ove i piccoli restano spesso liberi di scorrazzare per i campi. Commercio illegale di organi, prostituzione infantile, accattonaggio, spingono malviventi senza scrupoli a tendere continuamente insidie all’infanzia incustoditi.
- Il convitto Lar Irene Stefani a Montepuez (Cabodelgado) che accoglie studenti povere provenienti dai villaggi più lontani, allo scopo di promuovere l’istruzione femminile più penalizzata rispetto a quella maschile. Cura inoltre la loro formazione umana per prepararle alle sfide del mondo moderno che le vede svantaggiate per tradizione tribale. Provenendo da famiglie povere abbisognano di sostegno economico, ma anche esse contribuiscono secondo le loro limitate possibilità. Promuovere l’emancipazione della donna è di capitale importanza per la solidità delle nuove famiglie mozambicane che spesso soccombono per la disparità d’istruzione tra donne e uomini. Grazie all’aiuto che da anni accompagna il cammino di questo convitto sono numerose le giovani che hanno raggiunto titoli di studio notevoli e che occupano con distinzione ruoli diversi nella società.