Una casa per strappare i bambini congolesi dall’inferno (della strada)
PROGETTO LUZOLO LUA NZAMBI – CONGO
Le persone che scelgono di aiutare gli altri lo fanno di solito mosse da due intenti apparentemente opposti, ma accomunate dal desiderio di dare amore ed essere generative. La diversità deriva quasi sempre dalla propria storia personale: di solito si aiuta perché si è coscienti di aver ricevuto tanto e quindi si desidera ricambiare, oppure perché al contrario la grande sofferenza vissuta sulla propria pelle permette di comprendere bene quello che si prova e ciò di cui si avrebbe bisogno. Per queste persone si tratta di rinascere aiutando gli altri cioè riuscendo a non rispondere al male con il male, ma a trovare un senso ed una fecondità in sofferenze indicibili. Philipe e Lina rappresentano in qualche modo questi due opposti, mossi però dallo stesso amore e dallo stesso desiderio di costruire una casa per quegli orfani congolesi che vivono situazioni talmente drammatiche da non poter essere dimenticate, anche se ora vivono tutti e due in Italia.
Entrambi congolesi nonché cristiani, Philipe cattolico e Lina evangelica, entrambi venuti a contatto con AMMP che ha deciso di aiutarli seriamente nel loro intento. Entrambi divenuti anche volontari AMMP.
Philippe afferma: “lo spirito di AMMP e la sua spiritualità è un grande stimolo per noi e per questo progetto. I volontari AMMP fanno tantissime cose”.
Abbiamo quindi acquisito il progetto “Luzuolo Luanzambi” tra i nostri progetti ed abbiamo raccolto alcune testimonianze per riuscire a capire meglio l’entità delle difficoltà riportate e come poterli aiutare in maniera concreta e tempestiva. Oggi iniziamo con la testimonianza di Philipe:
Philipe, dal 2017 volontario di AMMP, un uomo congolese estremamente dolce e pacato. Si ritiene “un fortunato”: lui due genitori li ha avuti e gli aiuti non li ha ricevuti “soltanto” dalla sua famiglia di origine ma anche da Associazioni e Parrocchie che gli hanno permesso di studiare nella sua terra natia quando la famiglia non riusciva a raggiungere le cifre necessarie per consentirgli la frequentazione della scuola o l’acquisto di libri e quaderni.
Anche una volta giunto in Italia ha potuto incontrare persone che definisce “proprio buone”, come ci racconta lui stesso: “Quando sono arrivato ho incontrato alcuni responsabili della cooperativa sociale “Progetto Tenda” dove imparato la lingua italiana ed ho prestato servizio come volontario notturno occupandomi di minori pakistani, afghani, bangladesi. Con alcuni di loro sono ancora in contatto.
Poi ho fatto la scuola, ho preso la patente e poi questa cooperativa “Progetto Tenda” mi ha dato un po’ di lavoro come autista delle consegne. Adesso c’è meno lavoro: tre ore e mezza la sera, però mangio!” Quando hai ricevuto aiuti, conforto e cibo pur essendo nato in Congo, il pensiero corre da coloro che non dispongono di niente di tutto ciò, da tutti quei bambini “privi di cibo e acqua che muoiono di fame”.
Philippe ci racconta di come la situazione in Congo sia nettamente peggiorata in seguito alle nuove leggi dell’attuale Presidente della Repubblica del Congo, Felix Tshisekedi. Le conseguenze portate dalla normativa hanno condotto ad una situazione in cui le scuole private non esistono più e le istituzioni scolastiche diventano gratuite. Tale direttiva apparentemente idilliaca ha tuttavia scaturito una situazione di grande difficoltà da parte delle scuole a causa della mancanza di finanziamenti
adeguati. “Un esempio? Le classi prima erano composte da 30 bambini, ora i
bambini sono diventati 150-200, ma l’insegnante è rimasta sempre una! Che
cosa volete che possa fare? Un bambino che non va a scuola non ha futuro!
Diventano tutti delinquenti, banditi!”
Ad esempio, ci spiega, la scuola è fondamentale per imparare la lingua francese. “In Congo ci sono tante lingue. Le quattro lingue nazionali sono: Kikongo, Lingala, Tshiluba , Swaili. Oltre a queste poi ci sono più di 500 dialetti. Ma è il Francese la lingua ufficiale ed amministrativa, quella trasmessa in TV, ma soprattutto è necessaria per qualsiasi documento e quella la impari a scuola”. Philippe ha potuto studiare ed ha lavorato per un’azienda come commerciante, a contatto con la gente.
Philipe ama studiare, ha sempre amato scoprire cose nuove fin da bambino. Ha imparato velocemente l’italiano ed è felice di poter comunicare con la gente, di poterla capire e persino di riuscire a scrivere. Ci racconta: “La base di scuola l’ho fatta in Congo e questa base di francese mi ha facilitato anche nella comprensione della lingua italiana.” Subito dopo questa frase il suo pensiero corre di nuovo là, nella sua terra madre da tutti quei bambini che non possono imparare tutto ciò che ha potuto imparare lui: “Lì ci sono bambini intelligenti ma non possono andare a scuola perché non hanno la possibilità, oppure se iniziano ad andarci poi tornano a casa e non hanno da mangiare quindi alla fine lasciano.”
Ad oggi abbiamo bisogno di raccogliere fondi per dare una mano e chiediamo anche il vostro aiuto in questo periodo natalizio con un gesto di dolcezza, acquistando un “Panettone Solidale” o effettuando una donazione libera. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci sostengono e condividono le nostre attività e progetti!
Ci puoi sostenere con l’acquisto dei PANETTONI SOLIDALI.
Il costo del Panettone Solidale è di 12 euro.
Per info e prenotazioni:
- Yaya Elisa Lutete 3402872196
- Lina Lutete 3275512725
- Charlotte 3492869394
- Bruno Cavallo 3356899995
- Philippe 3408970360 – kndephilippe@gmail.com
- Roberto di Dio 3382471262 – robertoelisabettadidio@hotmail.it
Oppure puoi effettuare una donazione libera, grazie!
Dona subito