Aggiornamento progetto Congo
Una casa per strappare i bambini congolesi dall’inferno (la strada)
Philipe e Lina, due storie diverse ma entrambi volontari AMMP accomunati dallo stesso desiderio di aiutare i bambini orfani congolesi che vivono in situazioni veramente drammatiche. Dopo la testimonianza di Philipe, oggi vi raccontiamo la storia di Lina Lutete, l’iniziatrice del progetto “Luzuolo Luanzambi”
Lina Lurete, presidente della ONG “Gloria Di Dio”, insieme a Philipe è uno dei sei membri del comitato. Questo progetto ha avuto inizio dal suo desiderio di aiutare quei bambini costretti a patire “le pene dell’inferno”, proprio come ha dovuto fare lei. La sua storia è davvero drammatica, tanto che l’ha raccontata in un libro: “Madrelingua 2018”. Tra le prime cose che ci riferisce dice “Ho sofferto tanto, davvero tanto”.
Ultima di undici fratelli, perde la mamma all’età di cinque anni a causa di un arresto cardiaco.
“Sono orfana e quindi il dolore dei bambini orfani lo conosco tanto” ci dice. Per anni non ha ricevuto aiuti ed ha vissuto vicende inenarrabili, infatti preferisce raccontarci cosa subiscono i bambini congolesi e poi alla fine
conclude affermando che tutto quello che provano loro lo ha vissuto anche lei. “I bambini congolesi vivono per strada, senza energia elettrica. Hanno fame ma non c’è cibo. Hanno sete ma non c’è acqua. Molti muoiono per malnutrizione o per malaria e per sopravvivere si prostituiscono o chiedono l’elemosina, il che equivale a subire abusi sessuali e violenze ogni giorno. Le associazioni ci sono ma sono poche, i bambini sono tantissimi. Soltanto chi è al governo vive bene. Tutti gli altri fanno la fame. I bambini sono abbandonati in strada, non sanno nemmeno dove andare a dormire e diventano per forza di cose ladri. Le bambine rimangono incinta già a 9-10 anni e poi partoriscono come le donne adulte: sole, per terra. In ospedale se non hai soldi in contanti non ti curano se sei malato né ti aiutano a partorire. Se non hai i soldi ti lasciano morire lì, davanti ai loro occhi. Se non hai i soldi in mano non possono toccarti. Non è come qui, che se stai male corri al Pronto Soccorso e si prendono cura di te. I bambini soffrono. Mancano di tutto, anche di un po’ di stoffa per coprirsi. Io spedisco vestiti tramite un’agenzia che ha dei container, solo che costa 150 euro ogni volta. Invio anche le medicine, ad esempio il Tegretol, quella per l’epilessia, là una scatola costa 50 euro, qui in farmacia costa 5 euro.”
Si percepisce quasi sangue in parole così drammatiche . Poi prosegue dicendo che in Congo “non si contano i bambini che ogni giorno nascono da violenze”. Uno di questi è Roberto Di Dio (in foto), nato ad Aprile di quest’anno. Anche la sua mamma è stata violentata mentre chiedeva l’elemosina ed ha dovuto partorire completamente da sola. Il nome lo ha scelto proprio Lina in onore di Roberto Di Dio, vicepresidente AMMP, che si sta prodigando moltissimo per aiutarli. “Il prossimo lo chiamiamo Bruno” ci racconta Lina, in onore del presidente AMMP Bruno Cavallo. Lina è una mamma e non riesce a sopportare la sofferenza dei piccoli, in loro rivede anche ciò che ha dovuto vivere lei da bambina. Appena arrivata in Italia, grazie agli aiuti della sorella Elisa, ha studiato ottenendo la licenza di terza media e ha iniziato la scuola superiore serale che però ha dovuto lasciare quando ha iniziato a lavorare come badante. Subito dopo l’assunzione ha organizzato una cena per aiutare i piccoli congolesi, ma le difficoltà non mancavano dato che ha dovuto lasciare i suoi figli in Congo con il papà.
“Ho sofferto tanto quando sono arrivata perché non volevo che loro vivessero la mia sofferenza. La bambina aveva 5 anni e non potevo portarla subito con me: dovevo lavorare e dovevo cercare anche una casa!”
Oggi i figli di Lina hanno 21 anni e quasi 18 anni. Vanno a scuola e sono qui in Italia con lei, così come anche il loro papà che è qui da otto anni.
Lina continua a lavorare come badante 24h su 24. “Più riesce a guadagnare e più bambini può salvare” ci dice, e prosegue: “Il mio cuore batte! Io adesso sto bene, sono riuscita a uscirne. Ci sono tanti bambini che hanno bisogno di me. Quando stavo male chiedevo sempre al Signore di darmi Lui la forza. Ho detto a Dio un giorno quando mi aiuterà io anche aiuterò gli orfani poveri. Quando sono arrivata qua ho cominciato subito a lavorare due mesi da due vecchietti e fin dal primo stipendio ho mantenuto la promessa a Dio di aiutare quei bambini e ho subito comprato i terreni per costruire la casa. Con poco che prendo di stipendio aiuto già e continuerò ad aiutare e intanto spero di poter avere una casa popolare un po’ più grande anche per noi qui. Il prossimo anno comunque tornerò di nuovo in Congo, quei bambini mi aspettano come un angelo”.
Vi rinnoviamo l’invito a darci una mano con le raccolte fondi in questo periodo natalizio con un gesto di dolcezza, acquistando un “Panettone Solidale” o effettuando una donazione libera. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci sostengono e condividono le nostre attività e progetti!
Ci puoi sostenere con l’acquisto dei PANETTONI SOLIDALI.
Il costo del Panettone Solidale è di 12 euro.
Per info e prenotazioni:
- Yaya Elisa Lutete 3402872196
- Lina Lutete 3275512725
- Charlotte 3492869394
- Bruno Cavallo 3356899995
- Philippe 3408970360 – kndephilippe@gmail.com
- Roberto di Dio 3382471262 – robertoelisabettadidio@hotmail.it
Oppure puoi effettuare una donazione libera per volontari progetto in Congo, grazie!
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