Un nuovo paradigma di dignità per il welfare generativo
Questo progetto innovativo, un nuovo paradigma di dignità per il welfare generativo, è seguito dalla sede autonoma AMMP di Caselle Torinese “GiorgioValsania”.
La sede AMMP di Caselle Torinese nasce nel 2006 in memoria di Giorgio Valsania. Un giovane ragazzo di 18 anni che perde la vita in un drammatico incidente stradale.
La sua famiglia, immersa nel dolore, riesce a trovare la forza per andare avanti trasformando il grande amore nutrito per lui in un sentimento esteso a molte persone, specie le più sofferenti.
Da allora la sede AMMP “Giorgio Valsania Onlus” si è dedicata a numerosi progetti in Italia e nel Mondo. Tra questi ricordiamo il progetto “Orti Sociali” con l’azienda agricola “Valgiò”. Che unisce l’aspetto produttivo a quello riabilitativo attraverso l’inserimento lavorativo di persone appartenenti alle fasce più deboli. Innovazione responsabile, inclusione sociale e produzioni agricole di qualità rappresentano i pilastri del loro operato.
Tra i progetti nascenti vi è poi “Un Nuovo Paradigma Di Dignità per il Welfare generativo”. Esso consiste nella creazione ed implementazione di un programma educativo e formativo professionalizzante per gli indigenti.
Formazione alimentare
L’Associazione si sta dedicando all’ideazione, progettazione e stesura di tale programma educativo in collaborazione con le aziende partecipanti e con uno specialista dell’alimentazione.
Le circa dieci imprese partecipanti rappresenteranno una nuova comunità volta ad aumentare la raccolta alimentare destinata alle persone in difficoltà, ma anche una rete di sostegno in riferimento al reinserimento professionale. L’Associazione desidera in tal modo offrire un intervento volto alla sensibilizzazione delle tematiche riguardanti l’alimentazione e la salute nonché permettere una formazione sul campo altamente professionalizzante.
Dal nome assegnato al Progetto e dagli obiettivi fissati possiamo comprendere la grande attenzione rivolta al tema della dignità. AMMP si impegna da sempre nella restituzione di una maggiore dignità nei confronti delle persone aiutate!
Nello specifico per questo progetto il tema legato alla dignità si traduce in un’attenzione alla salute anziché “solo” in un riuscire a sfamare le persone in difficoltà.
Si tratta proprio di un “cambio di paradigma” volto a garantire elevati standard qualitativi. Circa la coltivazione e la produzione dei cibi destinati agli indigenti appartenenti alla regione Piemonte.
Questi ultimi saranno circa 10.000 e costituiranno i beneficiari diretti. Per la parte di formazione e professionalizzazione, in partenariato con le aziende, il numero di indigenti beneficiari sarà di circa 20. I beneficiari indiretti saranno le 10 aziende partecipanti e le comunità territoriali coinvolte nel progetto. Questo sguardo attento, delicato ma concreto, possa accompagnare tutto l’iter di questo progetto innovativo affinché sempre più persone possano percepirsi non solo aiutate concretamente, ma anche amate e degne di importanza!